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La SOS - Strumenti Ottici Subacquei fu fondata a Torino nella seconda metà degli anni "50 dall’ing. Victor Aldo De Sanctis e dall’ing. Carlo Alinari. De Sanctis era un personaggio già famoso nel campo della fotocinematografia subacquea fin dal 1935 quando, utilizzando una custodia per cinepresa da lui realizzata, aveva girato il primo filmato subacqueo italiano ed uno dei primi al mondo per documentare un allenamento di pallanuoto in piscina.
Il nome SOS divenne rapidamente famoso per i suoi profondimetri a bagno d'olio e soprattutto per il Decompressimetro, progettato da Alinari nel "58 e presentato a Barcellona in occasione dell’Assemblea Generale della CMAS del 1960. Era uno strumento analogico assolutamente innovativo, in grado di indicare automaticamente i tempi in curva di sicurezza e di calcolare quote e tempi per l'eventuale decompressione. Aveva anticipato di oltre vent'anni i computer sub elettronici diventando in breve protagonista mondiale dell'immersione, presente nei cataloghi di molte aziende personalizzato col loro marchio. Subito noto come DCP, nome del primo modello, basava il suo funzionamento  su una piccola camera sigillata gonfia d'aria e in contatto con una pastiglia di ceramica porosa il cui compito era di simulare l'assorbimento di azoto dei tessuti. Mano a mano che ci si immergeva la pressione in aumento faceva filtrare l'aria attraverso la pastiglia verso un manometro a tubo di Bourdon il quale, agendo su alcuni ingranaggi, indicava i tempi sul quadrante.

Vista l'esperienza di De Sanctis, l'azienda naturalmente si dedicò anche al settore fotografico, creando custodie per cineprese ed una serie di accessori per la Calypso Phot poco dopo la sua comparsa nel 1962. Non trascurò nemmeno il settore allora primario dei fucili subacquei, lanciando nel 1967 l'esclusivo Ringo Hydromatic a funzionamento idropneumatico
Nel  corso degli anni il decompressimetro si sviluppò in una lunga serie di modelli, accompagnato da altri strumenti particolari quali lo Split-Stopper del 1978 che dava l'allarme per una risalita troppo rapida e il Table Timer del 1984 per il calcolo della decompressione, dedicato ai tanti ancora diffidenti nei confronti degli innovativi strumenti elettronici appena nati. È stato l'ultimo prodotto dell'azienda, scomparsa nel 1985.

Le foto qui pubblicate provengono dall'Archivio Storico di Tarcisio Basso.

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