LOOSCO E I SUOI EROGATORI

Andrea Campedelli

Il tutto ha inizio nel 1890 in Olanda e più precisamente nella città di Amsterdam dove Goossen Leendert Loos, allora giovane imprenditore, fonda la Loos & Co. Dapprima Loos si occupa di commercializzare la ben nota acqua minerale Victoria, ma visto che gli affari sono in continua espansione inizia anche l'importazione e la distribuzione di anidride carbonica per gasare l'acqua minerale.

 

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La sede della Loos & Co.

Nel 1910 Loos continua ad espandere l’azienda, includendo tra i suoi prodotti la commercializzazione dell’ossigeno, che più tardi inizierà pure a produrre per rifornire meglio il mercato Olandese. Passano gli anni e la compagnia nel frattempo ha anche iniziato ad importare torce per la saldatura dei metalli e valvole di riduzione dalla Germania. Nel 1928, all’età di 15 anni, entrò al servizio della Loos & Co. Jan Van Buuren e fin da subito si dimostrò un giovane molto dotato. Imparò ben presto il mestiere di montatore dal suo maestro, il tedesco Gilrath, tanto che all'età di 18 anni diventa istruttore di saldatura e nel 1930 ha già proposto di realizzare un erogatore non influenzato dalla pressione a monte, che avrebbe potuto risolvere molti problemi e avrebbe avuto una durata "eterna". Intanto l'azienda dagli anni 30 aveva iniziato ad occuparsi pure della distribuzione di attrezzature mediche e Van Buuren si specializzò nella riparazione e risoluzione dei problemi dei cosiddetti "motori a trazione" utilizzati per l'anestesia, tanto che il suo hobby divenne quello di sperimentare e migliorare l'attrezzatura americana importata. Gli anni passano e raggiunta una certa dimensione nel 1938 all'azienda viene cambiato il nome in G.L. Fabrieken N.V. di Loos & Co. ed è in questa occasione che come marchio di fabbrica verrà usato per la prima volta il diminutivo Loosco. Ora facciamo un salto temporale e fermiamoci dopo la fine della seconda guerra mondiale, dove la priorità di tutti era quella di ricostruire. Come in altre ditte anche alla Loos & Co. era molto chiaro che ci sarebbe stato molto da fare per ripulire e riparare sia sopra che sotto l'acqua i numerosi porti del Mare del Nord, pertanto avrebbero dovuto essere preparati per questa sfida. Detto fatto, all’inizio degli anni cinquanta dalla Protezione Civile del Belgio arriva una richiesta per la fornitura di apparecchi di respirazione antincendio con la caratteristica di poter essere usati anche in immersione. Essendo consapevole di non avere nulla di simile, Van Buuren inizia subito le prime sperimentazioni mettendo assieme una bombola di aria compressa e il dispositivo Scott di origine Americana usato per l'anestesia, che la Loos & Co. aveva in vendita nella sua gamma di attrezzature. Cosi incomincia ad immergersi regolarmente in una piscina per sperimentare tutte le modifiche che apportava all’apparecchiatura e i risultati non si fecero attendere, visto che ben presto lo portarono allo sviluppo del primo erogatore subacqueo sperimentale. Ormai la strada era tracciata e con le conoscenze e le abilità che possedeva Van Buuren il passo fu veramente breve. Dopo aver creato nel 1955/"56 l'innovativa valvola regolatrice compensata, (la valvola compensata in realtà era già stata inventata da Georges Commeinhes nel 1944, numero di brevetto fr989.153°, ma probabilmente Van Buuren non ne era a conoscenza) che sarà alla base di tutta la "Dive Safe Diver Equipment" di Loos & Co., Van Buuren costruisce il primo erogatore bistadio monoblocco a due tubi con una valvola di regolazione compensata. Un giorno a proposito della sua creatura disse "Ho fatto mille disegni prima di sviluppare finalmente quello giusto, sapevo esattamente come non doveva essere, ma non avevo idea di come doveva essere". I primi erogatori "EGG Loosco" entrarono ufficialmente in commercio nell'Agosto del 1957, soprannominati cosi a causa dell'insolito design che ricorda la forma di un uovo.

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Loosco Dive Safe "Egg"

Dopo poco tempo, su richiesta della marina Francese, la Loosco e Jan Van Buuren fecero testare un loro erogatore preventivamente sigillato, perché si temeva un complotto tra la Marine Nationale e Cousteau che era presumibilmente in attesa di apportare miglioramenti ai suoi prodotti. Le prove vennero svolte a Marsiglia dal tenente di vascello J.P.H. Huijskens, autore in seguito dell'opuscolo "Safe Diving" di Loos & Co., e condotte fino ad una profondità di 150 metri sorprendendo tutti in maniera estremamente positiva, con riferimenti specifici alla sua innovativa valvola, tanto da venire riportato che "la valvola senza pressione" aveva funzionato "in modo eccellente". Difatti, mentre gli erogatori costruiti all'epoca non avevano ancora nessun sistema per compensare la caduta dell’alta pressione proveniente dalle bombole, l’EGG annullava il problema grazie alla sua innovativa valvola di alta pressione bilanciata.

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J.V. Buuren

Purtroppo, come spesso accade, le ambizioni durarono molto poco e già nel 1961 la Loosco iniziò a perdere la competizione internazionale con La Spirotechnique, suo maggiore competitor, che nel 1963 introducendo sul mercato l’erogatore Aquilon bistadio a tubo singolo, in pochi anni avrebbe decretato la morte di tutti i sistemi a due tubi. Ed è in questo frangente che la Loosco, sostituendo Van Buuren con altri due ingegneri, metterà definitivamente la parola fine a un progetto rivelatosi forse troppo ambizioso. Pur se il progetto dell’EGG ha avuto molte difficoltà che ne hanno decretato la morte prematura, il cuore costituito dalla valvola di regolazione compensata di Jan Van Buuren non è mai morto, tanto che questa valvola viene usata ancora oggi nell'industria medica per la sua affidabilità e la quasi totale assenza di manutenzione. L'azienda ha continuato a produrre attrezzature subacquee come parte della sua vasta gamma di dispositivi per la respirazione anche dopo la fusione con la Hoek nel 1972.

Il Funzionamento
Una considerazione da fare è che l’EGG si basa su una serie di idee innovative non presenti nemmeno nei moderni erogatori compensati a tubo singolo di oggi. Difatti, osservando lo schema la prima cosa che subito si può notare è che sul pistone di alta pressione (3) non vi è nessuna influenza dell’alta pressione proveniente dalle bombole, come invece accadeva negli altri erogatori di tipo Spirotechnique. Inoltre, un’altra caratteristica dell'erogatore della Loosco, unica ancora oggi, è che la pressione media nella camera della membrana dipende sì dalla pressione della molla più quella ambiente, ma visto che la pressione dell'acqua sul diaframma che separa la camera della pressione ambiente agisce solo indirettamente sulla membrana principale, i due interi stadi di controllo rimangono totalmente isolati dall’acqua e di conseguenza asciutti. Questo è di vitale importanza per la sicurezza se si pensa alla possibilità di un blocco meccanico per un eventuale formazione di ghiaccio. L’EGG è stato prodotto dal 1957 al 1975 e anche se è stato utilizzato all’incirca fino agli anni 80 da un numero relativamente grande di subacquei professionali e ricreativi prevalentemente Olandesi, non se ne conosce il reale volume di produzione.

 

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Lo scopo principale che si era proposto Jan Van Buuren nella costruzione del suo erogatore era quello di mantenere costante la pressione media fornita al secondo stadio, in modo che la valvola di regolazione potesse essere tarata ad un minimo di resistenza senza subire interferenze dal calo della pressione nelle bombole. In realtà, ciò che è stato ottenuto con l’EGG ha quasi dell'incredibile per un erogatore del 1957 e lo è ancor di più se paragonato ai concorrenti dell'epoca. Infatti la pressione media rimane costante a 4 bar con una pressione nelle bombole tra i 30 e i 200 bar, mentre lo sforzo respiratorio si attesta tra i 18-20 mm di colonna d’acqua con una portata d'aria massima di 400 litri al minuto.

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Differenza di portata delle valvole degli erogatori

 

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Particolare della v alvola del Dive Safe "Egg"


Le Versioni
Del Losco EGG sul mercato sono apparsi tre diversi modelli con delle differenze che si trovano solo sul corpo dell'erogatore mentre in tutti il cuore e l’attacco alla bombola, un dado femmina filettato ¼ Gas, sono uguali. La prima versione che chiameremo V1 è la forma originale, concepita per l'immersione professionale e presenta delle connessioni filettate per le prese dei tubi. La seconda versione V2 era identica alla prima tranne che per la presenza di due anelli sul corpo, utilizzati per il fissaggio diretto al sommozzatore tramite delle cinghie fornite con l’erogatore, il quale era alimentato non più dalle bombole ma dalla superficie tramite una manichetta. Nell’ultima versione V3, indicata soprattutto per un pubblico ricreativo, la filettatura per l’innesto a vite dei tubi era sostituita da raccordi per poter accogliere i tubi corrugati tipo La Spirotechnique che poi andavano fissati con delle fascette.
 

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Differenze tra i tre primi stadi Dive Safe "Egg"

Esiste pure una versione più piccola dell'"EGG" che si adattava a una maschera gran facciale da usarsi in acque con profondità fino a circa 5 metri o in luoghi all'asciutto dove l'atmosfera era irrespirabile. Il sistema veniva alimentato con una pressione di circa 4,5 bar direttamente dalla superficie, era fornito di cinghie per fissarlo al subacqueo e di una manichetta di alta pressione lunga alcuni metri. Questo, a differenza del fratello maggiore, era un prodotto economico che dopo essere stato utilizzato spesso veniva gettato via e per tale motivo oggi si fa fatica a trovarne in buone condizioni.
 

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La versione più piccola del Dive Safe "Egg"

 

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La versione V1 dell'Egg

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La versione V3 dell'Egg

 

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Sezione trasversale dell'Egg

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Il catalogo del Loosco Dive Safe "Egg"

 

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