KRAMARENKO & WILEN

by David Wilson
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Il fondamentale trattato sulla pesca subacquea di Guy Gilpatric di fine anni ’30, The Compleat Goggler, presentava l’immagine sopra intitolata così: “Mr. Alec Kramarenko, il suo fucile, i suoi occhiali e il suo gioco. L’impugnatura del fucile è appena sotto la mano destra del signor Kramarenko; il mulinello è ben visibile più in alto sulla canna. Nota la dimensione della solida freccia d'acciaio e il modo in cui ha attraversato il pesce, un "loup". Gli occhiali hanno un design eccellente e offrono il campo visivo più ampio possibile. Il bulbo di gomma al centro di essi è un equalizzatore di pressione per le immersioni profonde”. Il bulbo è una variante delle perette di derivazione polinesiana che Roger Pulvenis nel 1938 aveva avuto l'idea di applicare alla monogoggle.
Sotto il regime zarista, il padre di Alexandre "Alec" Kramarenko possedeva vaste attività di pesca del salmone nella penisola di Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo. Dopo l'inizio della rivoluzione russa nel 1917, nel mezzo della prima guerra mondiale, Kramarenko fuggì dalla Russia per il Giappone. Durante i tre anni di permanenza nel paese, Alec osservò i nuotatori giapponesi indossare gli occhialini per evitare di essere accecati dall'acqua.
Nel 1932 Kramarenko si trasferì a Nizza, sulla Costa Azzurra, dove iniziò ogni giornata con un tuffo nella Baia degli Angeli. Dopo aver cercato inutilmente nei punti vendita locali degli occhialini da nuoto simili a quelli che aveva visto in Giappone, decise di crearseli in proprio. Come i modelli giapponesi, il suo primo paio era realizzato in legno. Non appena si tuffò, questi si inondarono d'acqua e sottoposero i suoi bulbi oculari ad un doloroso effetto-ventosa. Anche la visione doppia si rivelò un rischio, a meno che entrambe le lenti non fossero perfettamente allineate.
Diversi anni di sperimentazione hanno portato Kramarenko a sostituire i suoi occhiali binoculari con la maschera a lente singola a forma di rene illustrata nella foto introduttiva. Comprendeva entrambi gli occhi che risultavano quindi allineati, ma escludeva il naso; la maggiore copertura facciale di questo design "monogoggle" facilitava inoltre la tenuta stagna, mentre un bulbo di gomma si comprimeva mano a mano che si scendeva spingendo all'interno l'aria per contrastare la pressione dell'acqua. La stessa fotografia mostra un fucile così descritto da Gilpatric: “Il fucile più utilizzato in Riviera è quello inventato dal signor Alec Kramarenko. Si tratta di un fucile a molla che funziona più o meno con lo stesso principio della familiare pistola giocattolo che scocca una freccia di legno con una ventosa di gomma sulla punta. La molla del signor Kramarenko è sufficientemente potente da conficcare un’asta d’acciaio di 120 centimetri in una cernia distante da 3 a 4 metri; i pesci più piccoli, ovviamente, vengono completamente attraversati”. Il fucile era un grande perfezionamento
del precursore di tutti i fucili sub, quel "Waterless" di Roger Pulvenis che si pone tra le lance a mano ed i primi modelli con la classica impugnatura inventata nel 1937 da Kramarenko.
All'età di 29 anni, nel 1938, Kramarenko aveva acquisito un socio in affari nella persona dell'americano Charles Henry Wilen, che era vissuto a Nizza dalla fine della prima guerra mondiale. Secondo Gilpatric, il maggiore Wilen, delle forze di spedizione statunitense del 1917, non nuotatore, sceglieva di sdraiarsi su una camera d'aria gonfiata guardando attraverso la maschera con il fucile pronto, mentre Kramarenko si tuffava e nuotava senza sforzo sott'acqua, inseguendo e sparando ai pesci nel loro stesso elemento. Negli affari, tuttavia, Wilen aveva il sopravvento. Ad esempio, il suo nome ha sempre preceduto quello di Kramarenko nelle domande di brevetto congiunte. In omaggio alla nazionalità di Wilen, inoltre, la loro azienda produttrice di attrezzature per la pesca subacquea fu chiamata “United Service Agency” (U.S.A.), mentre i loro successivi prodotti di punta furono marchiati “Le Masque Américain” (La maschera americana) e “Le Fusil Américain”.
Kramarenko e Wilen sono stati battuti sul tempo da Maxime Forjot quando si è trattato di brevettare in Francia la prima maschera subacquea con boccaglio che racchiude anche il naso, ma sono riusciti a brevettare il primo boccaglio laterale (completo di valvola a sfera) negli Stati Uniti:

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Per quanto riguarda i fucili da pesca della United Service Agency, gli Arbalux progettati da Kramarenko sono diventati l'opzione d'élite, qui in una fotografia presa al Musée Dumas a Sanary-sur-Mer:
 

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Un catalogo pubblicizzava quest'arma a fionda con i suoi quattro livelli di potenza di caricamento come capace di "detronizzare qualsiasi altro sistema". Altre attrezzature create da kramarenko le ho  illustrate nell'articolo in "Storia/Profili" dedicato alla United Service Agency.
Con la seconda guerra mondiale in corso, nell'autunno del 1940 Wilen si trasferì in California. Alla fine delle ostilità nel 1945, stava cercando strutture negli Stati Uniti per la produzione di attrezzature per la caccia subacquea, perché tali attrezzature attiravano una tassa sul lusso del 40%.

 

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La United Service Agency con sede a Nizza prosperò durante gli anni '50. Qui posso dichiarare un interesse personale, avendo recentemente acquistato la maschera da snorkeling storica raffigurata sopra, riconducibile a quel decennio e con impresso il marchio "Le Masque Américain" che celebrava l'associazione di Alexandre Kramarenko e Charles Henry Wilen nel settore della pesca subacquea.    

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