Il tecnico che stava impostandomi la struttura del sito mi guardava perplesso, sei anni fa, quando gli chiedevo di realizzarlo in grado di contenere almeno 1.000 schede tecniche e alcune migliaia di immagini, oltre a testi, tabelle, altro. Sembravano numeri difficili da raggiungere, eppure i risultati pubblicati nello scorso dicembre nel menu News fanno vedere che questo primo traguardo è praticamente raggiunto ed è destinato a superarsi di molto. Tutto ciò pur continuando a rimanere nell'ambito temporale della subacquea storica, ossia di quanto avvenuto e prodotto fino al 1980, con solo poche escursioni in quella "d'epoca" che comprende tutto quanto ha almeno 25 anni d'età.
In effetti non è stato particolarmente difficile arrivare fin qui, o meglio non lo sarebbe stato senza gli impensabili problemi creati dalla scarsa competenza e professionalità di alcuni dei tecnici succedutisi nella creazione e nello sviluppo della struttura che desideravo. Per fortuna ho imparato (che fatica!) fin dall'inizio a fare da "editor", ossia a inserire personalmente nel sito mese per mese tutti i suoi contenuti, altrimenti sarei stato costretto a rinunciare. Contenuti che in principio erano solo quelli della mia collezione, del mio archivio storico, ma che ora ne rappresentano poco più del quarantapercento, essendosi realizzato quanto auspicato nella pagina di Presentazione del menu Home:
"Il sito <blutimescubahistory.com> non vuole essere la semplice vetrina delle collezioni e
documentazioni storiche di chi lo ha fondato, al contrario si propone come
spazio web "aperto", a disposizione di chiunque desideri dare il proprio apporto alla
diffusione delle conoscenze relative alla subacquea, dalle sue origini all'epoca moderna".
E a dare il proprio contributo sono stati e sono parecchi, collezionisti più o meno impegnati, semplici appassionati, chi si è ritrovato in cantina cose lasciate dal padre, da un parente, oppure utilizzate da loro stessi in anni ormai lontani. A volte si è trattato di un unico pezzo, come nel caso del raro e prezioso profondimetro Fortuna, a volte si è rivelato fondamentale sia per numero di cose ora presenti tra le schede tecniche, sia per gli articoli, i cataloghi, i disegni e schemi tecnici, le informazioni storiche. Vorrei precisare che le schede tecniche sono e resteranno sempre intestate a chi ne ha inviato per primo il contenuto, pur se arricchite nel tempo da una nuova foto o specifica. Non vengono mai sostituite o indicate di provenienza diversa dall'originale, tanto che nella mia collezione personale ci sono decine di cose che non compaiono sul sito in quanto già presenti col nome di altri.
Il profilo sintetico di quanti concorrono alla vita del sito (non tutti, perché alcuni preferiscono il riserbo) è riportato nella sezione Contributi. Colgo l'occasione per ringraziare ognuno di loro sentitamente, è proprio per loro merito se il sito continua a ingrandirsi e a farsi sempre più conoscere nel mondo, dagli Stati Uniti all'Australia, a tutti i Paesi d'Europa. Vorrei raccontare di ciascuno ma è impossibile, qui mi è d'obbligo riservare qualche parola a chi ha dato il proprio sostegno fin dal primi momenti, a chi ha maggiormente contribuito al sito, augurandomi che il loro apporto prosegua ininterrotto nel tempo. Vediamo chi sono veramente, cosa contengono le loro collezioni.
VIRGINIO MASERA di Torino disgraziatamente non c'è più, lo conoscevo da vari anni, la sua è rimasta la più grande raccolta privata di cose subacquee di tutte le epoche. Erogatori, custodie fotocinesub, fucili, libri e riviste, maschere e pinne, autorespiratori ad aria e ossigeno, strumenti, accessori, il tutto ordinato su scaffali in cinque locali per una superficie di quasi 300 mq. Ora è tutto bloccato, speriamo che un tale capitale di storia non finisca disperso.
Il museo dell'Hds Italia, il MAS, è stato una notevole fonte iniziale a cui attingere, nonostante i suoi spazi siano troppo piccoli per ospitare tutte le antiche testimonianze che potrebbe della subacquea sportiva, ora costrette tra quelle dell'epoca dei palombari e di àmbito militare.
Una raccolta appassionata e spontanea è quella di LUIGI ZAGATI che ha inzeppato la soffitta della sua casa di Alghero esponendovi oltre 400 pezzi storici e d'epoca di ogni settore dell'immersione autonoma, di cui alcuni rari o probabilmente unici come l'erogatore Tigullio Abyssal Super brevetto Cirio di seconda generazione.
Ancora in Sardegna, a Sassari, c'è la collezione di VITTORIO CARTA MANTIGLIA, un grande esperto di fucili subacquei per i quali ha una vera passione. Ne possiede oltre 130 di tutte le epoche, tra cui alcuni preziosi e rari come i due Alcedo Hydra pre-serie e prima serie, o il Salvas SuperTrident in acciaio inossidabile. Ai fucili, per la maggior parte esposti in pannelli in garage, fanno compagnia altri 120 pezzi di cose sub storiche, destinate inevitabilmente ad aumentare.
ALFONSO GANGEMI, noto anche col suo marchio Hde, abita a Lodi e la sua specialità sono gli erogatori a un tubo di cui è un vero specialista, Ne ha raccolti 500 di tutte le epoche, dagli inizi fino ai primi anni 2000 e per mancanza di spazi idonei li conserva chiusi in scatole trasparenti. Ad essi si aggiungono tante altre attrezzature per un totale che supera i 1.000 pezzi, in gran parte presentati sul suo sito <www.historicaldivingequipment>.
A Gubbio in Umbria vive MAURIZIO BALDINUCCI, fonte primaria per il sito sul quale sono presenti oltre 100 sue attrezzature, decine di cataloghi di aziende sub, una dozzina di articoli. Ha un'esclusiva collezione di erogatori a due tubi, 110 pezzi rigorosamente di epoca storica esposti in vetrine nella sede della scuola subacquea che dirige. Alcuni sono rari, a volte restaurati con cura meticolosa recuperando i pezzi rotti o mancanti da altri collezionisti internazionali. Agli erogatori a due tubi se ne aggiungono 70 a un tubo, anche questi in vetrine insieme a strumenti ed altro, per un totale di 300 pezzi guardati a vista da 10 manichini equipaggiati con altrettanti rebreathers Aro storici.
LORENZO CERVELLIN è il titolare del grande negozio di Marghera (Venezia) che purtroppo da un paio d'anni ha abbandonato la subacquea sportiva per dedicarsi esclusivamente al ramo professionale. Un giorno mi ha concesso di frugare tra le tante attrezzature di un tempo raccolte negli anni, di fotografare le più interessanti e mancanti nel mio sito. Non sono moltissime, ma ora tra le schede tecniche compaiono 25 articoli che difficilmente avrei trovato altrove.
Per ultimo ho tenuto MASSIMILIANO PERUGIA di Ravenna, un grande appassionato di cose subacquee accumulate in innumerevoli misteriosi scatoloni chiusi. Ogni tanto ne apre qualcuno, tiene alcuni pezzi e scambia gli altri con qualcosa che gli manca, attratto soprattutto dagli elmi da palombaro. Finora il suo apporto al sito si quantifica in poco più di 20 pezzi, ma la sua è una fonte inesauribile che riserva sicuramente tante sorprese.
Se questi sono i principali collaboratori per quanto riguarda soprattutto le attrezzature, altrettanto importanti si dimostrano le fonti da cui provengono notizie, storie, cose raramente conosciute.
DAVID WILSON è un noto storico inglese, profondo conoscitore delle attrezzature di base prodotte in tutto il mondo e delle loro storie, dalle pinne alle incredibili mute stagne di un tempo. Sul sito ne abbiamo finora pubblicate 30, insieme al suo interessantissimo scritto sui fratelli Pulvenis, che bisogna augurarsi sia presto seguito da altri articoli simili.
MELVEN (MEL) BROWN, storico australiano ricco di onorificenze, ci porta alle fasi iniziali della subacquea di quel continente della quale sappiamo poco, alle attrezzature spesso strane come i primi fucili della Undersee, o come il fucile Ming di cui ci parla nell'articolo dedicato al suo inventore Frank Cunliffe.
FRANCO MARTINI di Genova è il più noto storico della subacquea italiana, delle sue fasi iniziali in quella Liguria dove sono nate le prime aziende sub. Su questi argomenti ha scritto libri e organizzato mostre ed è sempre disponibile a cercare le origini di qualche attrezzatura di cui salta fuori un nome, un disegno, un esemplare sconosciuto.
ANDREA CAMPEDELLI di Verona è un sub di grande esperienza, ma non è un collezionista né uno storico. Per passione ha da sempre archiviato nel suo computer qualsiasi cosa riguardasse la subacquea nel mondo. Ora da quella massa enorme di dati che sta pian piano ordinando escono storie, personaggi, attrezzature mai viste, tutto messo puntualmente a disposizione di questo sito sotto forma di schede tecniche o di articoli.
KEVIN SMITH vive in Canada, dove realizza video su Youtube per la "Alec Peirce Scuba". Per il canale " Vintage Scuba" ha la necessità di trovare riferimenti e immagini di un tempo e per questo ha raccolto una quantità di cataloghi storici di aziende sub. Da qualche mese ci fa la grande cortesia di trasmetterci quelli non presenti sul sito.
Grazie ancora a tutti.
____________