L'idea di un retrovisore subacqueo che ci permetta di vedere cosa c'è alle nostre spalle non è nuova, tanto che nel 1962 l'americana Aqua-Craft presentava nel suo catalogo il "Buddy Mirror". Era uno specchietto curvo montato su una robusta custodia e fissato al polso con un cinturino di nailon in grado di dare una visione a 360°, così da poter scoprire dove è finito il proprio compagno d'immersione, o cosa si è impigliato nella nostra rubinetteria, o ancora se in risalita abbiamo una barca proprio sopra la testa. Non male come idea per sopperire alla limitata visione laterale e superiore della maschera, ma forse non era tanto efficiente e infatti ne è rimasto solo un lontano ricordo.

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