Piccolo mistero. Due secondi stadi Scubapro mai visti e introvabili sui cataloghi internazionali dell'azienda, eppure prodotti e venduti. Però solo in Giappone, come mai tutto questo?
Li ha acquisiti Alfonso Gangemi e subito si è dato da fare per saperne qualcosa, ricerca paziente che a un certo punto ha svelato l'arcàno racchiuso nell'uno e nell'altro.
Il modello con la calotta gialla è evidentemente un S/600 con diverse modifiche, oltre al colore inedito. Diversi particolari sono in titanio, come sottolinea la doppia scritta a fianco del marchio, la "S" famosa qui modificata nella parte alta. Un vezzo che rende il pezzo esclusivo a prima vista. A volere queste raffinatezze è stato a suo tempo un facoltoso importatore giapponese che desiderava proporre ai suoi esigenti clienti qualcosa di unico, così ha chiesto alla Scubapro di realizzare una piccola serie di 2.000 pezzi riservati in esclusiva a lui. Ha abbinato questo secondo stadio al primo stadio Mk 20, ovviamente in titanio, e lo ha messo sul mercato giapponese a un prezzo stellare col nome "Splendio".
Più semplice la storia dell'altro modello con la calotta forellata. Nel 1998 il paese del Sol Levante era in piena espansione e c'era molta richiesta di cose particolari, per cui la Scubapro decise di assecondare questa tendenza proponendo qualcosa riservato a quel mercato. Nacque un erogatore anche in questo caso col primo stadio Mk 20 ed un secondo stadio bilanciato dalla calotta davvero inconfodibile, con l'ampia zona circostante alla classica "S" centrale fittamente forellata. La sua produzione durò solo un anno e non fu mai estesa altrove, forse per la somiglianza con il Ruby, erogatore di punta della Mares presentato l'anno precedente.
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