Nei primi anni "70 il 90% dei subacquei e forse più aveva in mente solo la caccia al pesce, in apnea o con gli autorespiratori. Per loro erano nate varie boette appoggio utili non solo come segnasub e, appunto, per appoggiarvisi un momento a riprendere fiato, ma anche con la funzione di contenitori nei quali tenere qualche attrezzo, qualcosa da bere. La maggioranza tuttavia preferiva il classico pallone, meno ingombrante e facile da tirarsi dietro. Ecco allora arrivare i palloni dotati di agganci e tasche per infilarvi una arpione, una fiocina di scorta, altro.
Tra questi spiccava l'attrezzo proposto dalla Copino, azienda spagnola divenuta nota per i suoi raffinati fucili. Pubblicato sul catalogo del 1973, era una via di mezzo tra boetta portatutto e pallone attrezzato per appendervi qualsiasi cosa. Sebbene trasformarlo in un albero di Natale come quello della figura, dal quale pendono la freccia di scorta, il pesce arpionato e una torcia lo avrebbe reso decisamente faticoso da trainare. Forse la figura era solo per coreografia e indubbiamente attirava l'attenzione.
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